sabato 10 dicembre 2011

28 - Appendice 3: IL COGNOME STORPIATO, IL MISTERO DELL'ETÀ E LA FALSA MORTE DI PAOLINA

Ci sono cognomi che hanno una strana sorte:
quella di essere spesso equivocati.

Il cognome Pezzaglia è uno di questi.

Il buffo è che ciò avviene anche sui documenti ufficiali...
Che dire? La dizione Pazzaglia è sicuramente più comune, e si sostituisce la "e" con la "a" quasi automaticamente.
In effetti sul territorio nazionale il cognome Pazzaglia è assai più diffuso di Pezzaglia, che troviamo solo in certe e non troppo estese zone del nord.
In compenso esiste una nutrita colonia di Pezzaglia nientemeno che in California, anticamente partiti dal Canton Ticino alla conquista dell'America.

Nel nostro caso il cognome scaturisce in Emilia.

Cominciamo intanto a cercare di capire il significato di tali appellativi familiari: nessun dizionario ce ne fornisce definizioni, ma è facile attribuire alle radici "pezza" e "pazzo" la loro rispettiva etimologia, e, benché i cognomi appaiano assai simili, è altrettanto facile catturarne il diverso valore:
"pezzaglia" può voler intendere un insieme di pezze,
mentre "pazzaglia" un insieme di pazzi.
Il tutto sempre in senso dispregiativo: basti pensare a parole in "aglia" come "canaglia", "gentaglia", "marmaglia", "ciurmaglia", "brodaglia" e via così.

Con "pezzaglia" quindi si potrebbe indicare un certo quantitativo di vecchie, sporche, inutili pezze di tessuto, intese anche come "toppe": infatti "avere le pezze al culo" significa essere così poveri da doversi rattoppare gli indumenti.
Secondo alcuni, avrebbe invece il significato di un terreno agricolo di poco valore,
essendo "pezza" sinonimo di "appezzamento".
(Lo stemma araldico della famiglia Pezzaglia in qualche modo richiama alla mente quanto da noi ipotizzato sulle pezze, con quelle foglie un po' cadenti. Ma la scacchiera potrebbe rappresentare dei piccoli appezzamenti di terreno... Resta l'enigma).




Con "pazzaglia" si può invece intendere un gruppo di persone non troppo sane di mente.

In ogni caso si tratterebbe di appellativi deteriori affibbiabili in senso sia metaforico
("pezzaglia") che esplicito ("pazzaglia")
a categorie umane non molto apprezzate.

Ma ognuno ha il cognome che gli capita, senza averne la responsabilità...

Ipotizzato quanto precede, e puntualizzate le differenze tra i due pur simili termini, passiamo a dilettarci su come il cognome di Paolina sia stato costantemente martoriato un po' dovunque.

Nei documenti ufficiali il fatto assume una proporzione quasi da incredulità:

nella Notifica di Matrimonio rilasciata dalla Basilica di S. Lorenzo Maggiore di Milano si legge che

il Sig. Greco Antonio, ecc. ecc., ha celebrato il Santo Matrimonio con la Sig. Pazzaglia Paolina.

Lo Stato di Famiglia rilasciato dal Comune di Milano è intestato a Greco Antonio e Pazzaglia Paolina, e il Pazzaglia vi è ripetuto nella pagina successiva.





Persino nel cartoncino apribile annunciante le nozze tra i due,
 fatto evidentemente stampare in proprio, si legge:
 Antonio Greco - Paolina Pazzaglia, oggi sposi.




Per non parlare della pagella di Ruggero Greco relativa all'anno scolastico 1916/1917, in cui si specifica che il bambino è
del fu Antonio e della Paolina Pazzaglia;

l'errore si ripete nel 1940, alla morte di Adelinda, la madre di Paolina:
nel necrologio fatto stampare dalla famiglia la si chiama
Adelinda Monti ved. Pazzaglia.




Fino a giungere al 1946, quando Ruggero Greco si fa rilasciare dal Comune di Novara un sostitutivo della carta d'identità in cui viene identificato, manco a dirlo, come figlio di fu Antonio e di Pazzaglia Paolina.

Fin qui ciò che compare sui documenti cartacei presenti nel nostro Archivio
Ma quando nel 2021 siamo venuti in possesso delle copie di molti documenti anagrafici originali ci siamo resi conto che fino dagli antenati provenienti dalle province di Modena e Reggio Emilia l'incertezza permane: negli stessi atti ufficiali di nascita, morte, matrimonio, si assiste a un ping-pong tra Pazzaglia e Pezzaglia che lascia stupiti. Uno tra i vari esempi: il signor Pazzaglia ha avuto un figlio di cognome Pezzaglia... Le stesse firme degli interessati mostrano a volte quando l'una quando l'altra versione. Un vero rompicapo. Ma noi abbiamo deciso di seguire quello che è ed è sempre stato il cognome adottato dai nostri personaggi nella loro vita pubblica e artistica: Pezzaglia

Anche la vasta stampa che se n'è occupata ha rispettato sempre
 (tranne in sporadici casi documentati: Pozzaglia, Pizzaglia, Pessaglia)
 il cognome Pezzaglia.

Fortunatamente non si ha notizia di alcun Puzzaglia.

Mai hanno sbagliato i colleghi e gli ammiratori nei biglietti di accompagnamento a doni o contenenti poesie dedicate a Paolina: per tutti è sempre stata Pezzaglia.

Ma gli estensori di una logora locandina già citata
(si veda il capitolo n° 11 di questo Archivio),
nel 1894 si inventarono un originalissimo Pezzalia.




E Paolina come avrà reagito a tutte queste storpiature?
Probabilmente con un sorriso...
Aveva tanti nomi, lei:
tutti quelli dei suoi numerosi e diversi personaggi.
 Uno o due o tre in più non facevano differenza.


L'età di Paolina: un "mistero" risolto.

Vari documenti presenti in Archivio si contraddicono sull'età di Paolina, ed è interessante passare in rassegna le varie versioni, constatando l'approssimazione esistente a quell'epoca in fatto non solo di cognomi, come abbiamo visto, ma anche di numeri.
Partiamo dal documento più ufficiale che possediamo in Archivio: lo Stato di Famiglia, in cui si legge 1889. Peraltro questo numero è un po' pasticciato, Paolina (o chi per lei) aveva forse l'abitudine di ripassare le cifre, o correggerle se errate. 


Il 9 del 1889 può essere stato riscritto perché poco visibile, o a correzione di un numero errato, e così si è proceduto a ripassare tutta la data, per farla sembrare più omogenea. Forse.

A sostegno della veridicità del 1889 quale anno di nascita giungono due articoli presenti nell'Album di ritagli di Paolina: nel primo, del dicembre 1895, la si definisce "di anni 6".



Il secondo articolo è dell'agosto 1897, e vi si legge "otto anni". Tutto torna, mese più mese meno.




Un po' meno tornano i conti in altri articoli, e soprattutto nell'intestazione di una poesia che fu dedicata alla piccola attrice nel maggio 1893, in cui di lei si dice "varcato un lustro appena": questo sposterebbe il suo anno di nascita al 1887, dato il mese. 



Le cose non migliorano col Certificato del Necroscopo Comunale di Firenze, in cui alla morte le si dà un'età di 39 anni, spostando così la nascita addirittura al 1886. Semplicemente un 9 al posto di un 6 e un 6 al posto di un 9?


Il tocco finale al mistero lo dà la data scritta sulla lapide tombale di Paolina: 1890. E questa è una data del tutto inaffidabile. Si tratta della sua seconda e attuale sepoltura. La foto della prima non ci dà migliori indizi, risultando pressoché illeggibile. 















Ma nel corso delle ricerche avvenute nel 2021 la verità è alla fine venuta a galla. Abbiamo fino allora accreditato come anno di nascita quel 1889 pasticciato leggibile sullo Stato di Famiglia, ed è stato un grosso errore, che si è ripercosso su tutta la nostra narrazione della vita di Paolina: ci sono giunti dal ricercatore genealogista Marco Guerrieri inoppugnabili documenti che spostano di tre anni indietro la sua nascita. Paolina nasce quindi il 13 settembre, sì, ma del 1886. Muore quindi non a 36, ma a 39 anni. Aveva ragione il necroscopo che ne accertò la morte. 
Ne siamo contenti per lei e per quei tre anni in più di vita, ma questo ci ha costretto a rivedere molte cose da noi asserite basandoci sulla sua età, come l'inizio della carriera di attrice e tutto il resto, compresa l'età al matrimonio, la differenza di età con Luigi Mottura, che si dilata ulteriormente, e persino l'anno di nascita scolpito sulla lapide posta in pompa magna sulla casa dove morì. Questo Archivio narrato ha dovuto ovviamente subire notevoli modifiche, senza contare che anche i dati relativi ad altri personaggi, da noi prima ipotizzati, hanno trovato diverso riscontro negli atti di nascita, morte, matrimonio ecc. acquisiti grazie al nostro appassionato collaboratore.

Questo è l'atto di nascita originale di Paolina, nata il 13 settembre 1886, da cui ricaviamo anche gli altri nomi a lei imposti: Bianca, Luigia, Maria.


Tornando per un attimo all'enigma del cognome, qui si ha un bell'esempio di Pazzaglia: Paolina secondo questo atto nasce Pazzaglia, e persino suo padre, che lo firma, si dichiara non solo Pazzaglia, ma anche Girolamo: perché allora nel suo biglietto da visita come parrucchiere teatrale si legge Gerolamo Pezzaglia? Riteniamo che nella documentazione anagrafica ufficiale si sia fatta una grande confusione tra i due cognomi, e che persino gli interessati non vi abbiano fatto troppo caso, optando per l'uno o l'altro così come veniva, scegliendo però a livello pubblico sempre la dizione Pezzaglia, che è anche quella da noi accettata.


Un'omonimia mortale.

I giornali hanno non di rado diramato false notizie riguardanti
la presunta morte di questo o quel personaggio.
Oggi la rete lo fa a ripetizione. 
Si chiamano fake news. Ma nel 1907...

Ecco, è quasi quello che è successo a Paolina.
Quasi, perché non si trattò di una falsa notizia, ma più semplicemente di una ingannevole pseudo-omonimia che poteva indurre a credere quel che non era.

Partiamo da una cartolina postale fittamente scritta da 
Antonio Greco,
 e indirizzata alla futura suocera Adelinda.
Uno dei pochissimi scritti che restano di lui.


Vi si legge:

Torino, 5 agosto 1907.

Egregia Signora,
prima di tutto è mio dovere ringraziarla della sua lettera e per il disturbo che si è presa per me.
Sono appena rimesso dalla terribile emozione che provai quando lessi sul "Piccolo Faust" la notizia della morte di Paolina... Se lo immagina lo spavento!...
Ora l'amo più che mai e i miei desiderano di conoscere la mia futura moglie e la sua cara mamma.

Il testo continua con vari altri argomenti, e termina con un
involontariamente comico: 
Qui si muore dal caldo!
Altro tipo di morte virtuale...


In realtà Il Piccolo Faust riportò sì la notizia di una morte, ma quella di tale Paolina Pazzagli, attrice,
nel seguente necrologio pubblicato il 31 luglio 1907, pochi giorni prima dello scritto accorato di 
Antonio Greco.











Effettivamente il colpo d'occhio dev'essere stato terribile per il povero Antonio: le prime tre righe sono fulminanti per uno che è fidanzato con 
Paolina Pezzaglia
E la "a" al posto della "e" era una variante abituale, come abbiamo visto, sebbene non proprio sulla stampa, ma poteva starci. 
Fu l'estensore del necrologio, pensando forse alla nostra Paolina, che era già parecchio conosciuta, ad aver peggiorato la situazione aggiungendo quella "a" finale al cognome della defunta, che in realtà si chiamava, come abbiamo già detto e appurato, Paolina Pazzagli.
Tutto cospirava contro Antonio, che, continuando a leggere, apprese pure che la sua fidanzata aveva... 
un marito.
Poi avrà letto meglio, capito, ripreso fiato, ma il colpo per lui fu certamente forte, devastante, tanto che nella lettera succitata dice di essersi appena rimesso (dopo 5 giorni) dall'emozione causatagli da quella notizia.
Nota emerografica:

IL PICCOLO FAUST
"Periodico fantastico, artistico, teatrale", poi più semplicemente "Notiziario Teatrale Illustrato", edito a Bologna e a Milano, esordì nel 1874 e si spinse fino agli albori degli Anni Trenta del Novecento.








Il Piccolo Faust ci ha fornito, 
oltre a questa non notizia, tante vere e utili notizie su 
PaolinaAntonio e Angiolone
Una miniera d'oro per il nostro Archivio.





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http://pezzagliagreco.blogspot.com/2020/08/paolina-colori.html